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Stephy RmX
Fan
   
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Posted - 10/11/2004 : 07:19:14
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Non so cosa ho intenzione di scrivere in queste righe, né per quale motivo le sto scrivendo... Di solito, per auto difesa, preferisco non interessarmi a quello che di più spiacevole mi circonda... Preferisco fare finta che guerre in giro non ce ne siano, che le persone altrove soffrano... Preferisco fare finta che non ci sono altri problemi oltre i miei... preferisco restare io stessa il mio problema più grande… Ma lo sbaglio maggiore sta proprio qui, nell’indifferenza, nel mio fare finta che fuori sia tutto normale... Dentro di me so che le cose non vanno così come io le vedo, ma chi di noi vorrebbe davvero vederle?! Per fortuna ci sono, e ci sono state, persone diverse da me... Persone coraggiose, davvero innamorate della vita, persone che per migliorare la nostra condizione hanno dato quella vita che gli era così cara... Uomini che hanno rinunciato a tutta la loro spensieratezza, tutta la loro felicità per lasciare che noi vivessimo in un mondo almeno un po’ migliore...
Io vivo in Sicilia, a Catania... ogni volta che in tv sento parlare di mafia, quasi mi vergogno pensando che la gente sbagli a dire che qui c’è solo la mafia.. mi chiedo spesso cosa possa pensare la gente di noi siciliani con l’immagine che la tv da della mia terra... Cosa può pensare la gente?! Mi lamento proprio io, che della mafia non so nulla? Ho il diritto d lamentarmi perché la tv mostra la verità? Con questo non voglio dire che sto prendendo coscienza che qui sia tutto mafia, ma sto iniziando a capire che la mafia non sia poi quella cosa astratta che penso..
Giovanni Falcone... Paolo Borsellino...
Per me questi non erano altro che nomi... Io in Quegli Anni ero troppo piccola, non potevo sapere cosa stava accadendo, non avrei potuto capirlo.. E fino a ieri continuavo a bearmi di questa mia ignoranza... Non sempre la tv è così distruttiva, non sempre sbaglia... Mi sembra chiaro, ho appena finito di vedere la “fiction” PAOLO BORSELLINO, andata in onda stasera e ieri sera canale 5... Avrei potuto scegliere tra tanti programmi molto più spensierati, ma qualcosa mi ha detto che era arrivato il momento di sapere... Ieri sera durante la cena mi sono messa lì davanti e ho cercato d capire come fossero andate le cose... Sapevo che della gente era morta, sapevo che c’entrava la mafia… ma perché è successo tutto questo??? Stavolta devo dire grazie a quella tv che tanto spesso giudichiamo e critichiamo perché per quelli che come me erano all’oscuro di tutto, in qualche modo queste due serate sono state chiarificatrici... È iniziato tutto così tanto tempo fa… che a pensarci mi sembra assurdo... Non voglio raccontare la “storia”perché non ne sarei capace... Sto solo cercando di esprimere quello che questi fatti, di cui sono venuta al corrente solo ora, hanno suscitato in me... Immagino di dover attribuire grandi meriti all’interpretazione di Giorgio Tirabassi che si è ritrovato ad impersonare un ruolo non facile, almeno così immagino... Non era solo quella parlata palermitana a renderlo così vero… ogni espressione del suo viso in qualche modo mi ha trasmesso un’emozione… Ho sofferto guardando la tv... ho provato rabbia... non solo verso quella gente ma anche verso me stessa... dove sono stata fino ad ora?! Dove ho vissuto?? Tutto si è svolto così, in sordina, finché degli uomini, persone come noi, non hanno deciso di unirsi per provare a cambiare una piccola parte di mondo... È stato, infatti, dopo l’uccisione del capitano Basile, uomo che tra i primi rese note le attività criminali delle cosche mafiose del tempo, che Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone hanno iniziato a stare alle costole della mafia, dei corleonesi e di totò riina… È da quel momento che hanno deciso di dare la loro vita per Palermo, per la Sicilia... Indagini, pentiti, processi, maxi processi, boss mafiosi... Niente era facile in quello che si apprestavano a fare, ma comunque lo fecero insieme, pensando che non sarebbe stato per la mafia così semplice “farli fuori”... Sapevano che sarebbe stata dura, che avrebbero rischiato tanto... Avevano pure delle famiglie, figli da crescere, mogli da amare, madri, fratelli... avevano una vita davanti... ma l’hanno fatto per noi.. per me... che se vivo così spensierata in questa terra è anche grazie a loro... Non voglio, però, dimenticare nessuno... i loro nomi li ho appresi solo in queste sere, ma ho visto anche al loro fianco uomini altrettanto valorosi e degni di menzione... Tutti coloro che facevano parte della scorta... persone che hanno deciso di dare il loro contributo alla lotta contro la criminalità organizzata, cercando di proteggere giudici e magistrati... Credo che per nessuno di loro sia stato semplice fare certe scelte, credo che tante volte abbiano avuto paura, che guardando i proprio familiari si siano anche sentiti in colpa per il rischio a cui li esponevano... ma loro sono davvero stati altruisti, hanno davvero fatto qualcosa...
Non credo di aver detto tutto come lo desideravo, ma anzi penso di essermi dilungata in maniera eccessiva, ripetendo più volte gli stessi concetti… e di questo mi dispiaccio, ma non ho chiaro neanche io tutto questo, quindi scusatemi e, se vi è possibile, pensate con me per qualche istante quello che questi uomini hanno fatto e che altri come loro continuano a fare…
Il mio è solo un pensiero per loro, perchè nel giorno in cui li "conosco", voglio anche ricordarli... perchè sono stati davvero grandi uomini...
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Ho trovato sul sito d can5 la lettera scritta dal figlio di Paolo Borsellino, Manfredi, per ricordare il padre in occasione di questa fiction..
quote: Cari amici,
vista l’impossibilità materiale di ciascuno di noi di essere oggi qui presenti all’anteprima ufficiale di questa fiction, ed in particolar modo di mia madre, consapevole che, suo malgrado, non sarebbe riuscita a non tradire le forti emozioni che la visione in privato del film le ha già prodotto, offro quello che vuole essere un semplicissimo contributo scritto su colui che per noi non è stato solo un padre, ma anche un fratello e, soprattutto, un amico.
Penso che di mio padre debba ricordarsi soprattutto la sua bontà d’animo, essendo egli una persona fondamentalmente buona e carica di una sconfinata umanità. Come si vede anche nel film avevo quindici anni quando mi chiese di regalare il mio motorino al figlio di un uomo morto in una strage di mafia che ne aveva bisogno per recarsi in una borgata di Palermo a fare il panettiere.
A un collaboratore di giustizia, lo stesso che nella rappresentazione cinematografica gli rivela che era stato incaricato del suo assassinio, forniva personalmente le lamette e la schiuma da barba, in un periodo storico in cui mancavano del tutto le agevolazioni di cui oggi essi fruiscono, a volte immeritatamente.
Mio padre, nonostante gli impegni di lavoro, trovava sempre il tempo di stare in famiglia. Non posso dimenticare con che amore e trasporto mi fece ripetere le mie prime due materie universitarie, dedicandomi intere serate prima degli esami; anche questi flash di vita familiare ho riscontrato, seppur filtrati dalla finzione cinematografica, nel film che Voi oggi presentate.
Era premuroso con tutti. Basti pensare che – di fatto – egli cresceva e seguiva, come fossero suoi, i sette figli della sorella più grande, rimasta vedova prematuramente. Tengo a sottolineare che noi figli non siamo mai stati viziati, piuttosto “responsabilizzati” innanzi a situazioni molto più grandi di noi, sì che al momento della sua morte può dirsi che eravamo a nostro modo “preparati”, preparati da un padre che tutto avrebbe potuto desiderare fuorché di lasciarci orfani così giovani.
E’ un dato questo importantissimo, del quale tener conto anche e soprattutto durante la visione di questo film, poiché, sin dai primi giorni successivi alla sua morte, circolava la voce che egli fosse andato incontro “rassegnato” a questo infausto destino. Niente di così falso: mio padre amava in modo assoluto la vita. In verità – non posso fare a meno di ribadirlo in questa sede – mio padre è stato lasciato “solo”, anche da tanti suoi colleghi che non hanno voluto o saputo fare quadrato intorno a lui nel momento in cui, invece, occorreva massima coesione e distribuzione delle responsabilità.
Tuttavia, noi non abbiamo alcun rammarico, poiché se la morte di mio padre, come quella di tanti prima di lui, è servita a svegliare dal torpore tante coscienze siciliane, ciò ci riempie di gioia.
Si sentiva sempre l’ultimo degli ultimi, i meriti erano sempre degli altri, non si atteggiava mai a protagonista ed era privo di qualsiasi ambizione,a tal punto da non manifestare alcun interesse nel ricoprire quel famoso incarico di Super Procuratore Antimafia, rimanendo prioritaria per lui la vicinanza alla sua famiglia ed alla sua Palermo.
Avrei tanto desiderato avere mio padre al mio fianco nel momento in cui mi sono trovato a fronteggiare situazioni più grandi di me, nel momento in cui ho scelto di fare il Commissario della Polizia di Stato, quello Stato che non seppe essere in grado di difendere e proteggere uno dei suoi figli migliori ma che mio padre ha sempre rispettato ed onorato e ci ha sempre insegnato a rispettare e ad onorare.
Sono convinto che io e la mia famiglia un giorno lo rivedremo, bello e sorridente come lo ricordiamo sempre.
Manfredi Borsellino

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. E' la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
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Domle
Fan
   
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Posted - 10/11/2004 : 09:16:14
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quote: Lettera Tuttavia, noi non abbiamo alcun rammarico, poiché se la morte di mio padre, come quella di tanti prima di lui, è servita a svegliare dal torpore tante coscienze siciliane, ciò ci riempie di gioia.
non so se sono più commosso, triste.... o cosa.
E so sicuro che la tua presa di coscienza è quello che Lui avrebbe voluto dai giovani....
 How can you not enjoy it and how can you not want to come back? Pianta un chiodo qui * per avere un monitor nuovo |
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MSR-27
Fan
    
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Posted - 10/11/2004 : 16:07:10
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Che sia stata Stephy a aprire questa discussione è un fatto oserei dire simbolico: una ragazza giovane e siciliana, che vuol capire che cosa sia successo.
In realtà, anche i più grandicelli come me erano piccoli all' epoca, e quindi se si rifaranno una cultura non farà mai male.
Non ho potuto guardare il film a causa del mio solito turno del kispios, e sempre per lo stesso motivo non potrò farlo prima del fine settimana. In ogni caso, la fedele VHS (vero, Marko? )me lo tiene lì in caldo, pronto per essere guardato.
" Senti com'è buono?" " Cosa?" " Il Napalm, non lo senti? Non c'è niente al mondo che abbia questo odore. Mi piace l'odore del napalm al mattino. Una volta, abbiamo bombardato una collina, per 12 ore, e poi siamo andati a vedere. Non c'era più neanche l'ombra di quegli sporchi bastardi... Ma quell'odore..Sai, quell'odore di benzina...tutto intorno...profumava come...come di VITTORIA. Un bel giorno questa guerra finirà." LUNGA VITA AL COLONNELLO KILGORE |
Edited by - MSR-27 on 10/11/2004 16:08:13 |
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riccardino
Fan
  
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Posted - 10/11/2004 : 16:24:29
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Stephy, data la sensibilità della tua analisi, credo che in fondo tu non sia mai stata una "indifferente", più semplicemente, come tanti giovani, hai avuto e hai, come tutti noi, la necessità di "staccare la spina" rispetto alle frequenti tragiche notizie che ci arrivano quotidianamente dai mass media. A volte si arriva così stanchi da scuola o dal luogo di lavoro, che diventa umanamente conseguente il desiderio di chiudersi nel proprio "microcosmo" e di non "pensare". Ma poi, fortunatamente, c'è la nostra coscienza che ci risveglia e ci permette di partecipare a ciò che ci circonda. Sul valore umano e professionale di Paolo Borsellino non c'è nulla da eccepire. La mia sensazione è che la mafia sia un fenomeno tuttora ben radicato in Sicilia, da non poter essere debellato con iniziative e interventi di pochi grandi eroi lasciati spesso isolati. |
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ALEXXX82
Fan
    
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Posted - 10/11/2004 : 21:06:20
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Un morto che cammina....... Questo e' stato Paolo Borsellino, tutti sapevano che questa sarebbe stata la sua fine dopo la strage di Falcone. Nessuno ha fatto nulla per impedire che cio' accadesse anche se sicuramente sarebbe successo ugualmente. E' questa la cosa che mi rattrista di piu'. Ricordo quel giorno molto bene, ricordo bene le parole di mio padre: "era solo questione di tempo"
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Marko
Staff / Moderatore
    
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Posted - 11/11/2004 : 22:50:14
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Molto bella la lettera del figlio... piena di umanità sincera. Brava Stephy!

Cannot control this... this thing called Lene
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