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| 01 Giugno 2005 |
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| La pop star recalcitrante |
| Fonte : Dagsavisen |
- Non sono mai del tutto a mio agio nelle vesti di pop star, dice Lene Marlin. Stavolta è sfuggita a tutti i clamori, e ha realizzato un
disco in tutta segretezza.
Il 13 giugno uscirà il terzo album di Lene Marlin, "Lost In A Moment". Dopo due milioni di dischi venduti, la più grande pop star della
Norvegia ha registrato un nuovo album di nascosto, per sentirsi libera dalla pressione delle aspettative che l'avevano appesantita durante
la lavorazione del suo precedente album, "Another Day".
- Questo è arrivato del tutto all'improvviso. Però agire così è stata la cosa più giusta. Non me ne pentirei neanche per un secondo, afferma
Lene Marlin.
Un giorno, in gennaio, Lene si presentò nell'ufficio del direttore della sua casa discografica, Per Eirik Johansen, con l'album finito,
registrato in autunno negli studi degli StarGate a Trondheim.
- Era stupefatto. Nessuno si aspettava da me un nuovo album nel 2005, speravano in qualcosa per il 2006 forse. E' stato bello riuscire a
sorprenderli, dice Lene.
Più rock
"Lost In A Moment" contiene 11 canzoni, diverse delle quali presentano sfumature decisamente più rock rispetto al più tranquillo "Another
Day".
Il singolo "How Would It Be" è già in rotazione, l'album sta per arrivare nei negozi in Norvegia e in diversi Paesi dell'Asia il 13 giugno.
Seguiranno Svezia, Italia, Francia e Germania lungo tutta l'estate, e in settembre il disco verrà lanciato nel mercato inglese. La stessa
Lene non ricorda bene tutti i particolari.
- Se ti stai domandando come sarà strutturato il lancio internazionale dell'album, stai chiedendo alla persona sbagliata. Siccome l'album è
arrivato così in fretta, non so esattamente cosa c'è in programma. Può cambiare da un giorno all'altro. Però sono eccitata all'idea di
vedere cosa ne uscirà fuori, assicura Lene Marlin.
In giugno Lene sarà in Italia, Svizzera e Francia per promuovere l'album, e a luglio si esibirà per i leader delle principali case
discografiche internazionali a Bruxelles. Lene Marlin è diventata una delle carte più forti che la musica norvegese possa giocare.
Dopo la sua rivelazione con "Playing My Game" nel 1999, le pressioni si fecero eccessive per lei. Lene si ritirò dalla vita pubblica per
circa tre anni prima di pubblicare l'album numero due, "Another Day", nel 2003. E ora ha realizzato un album al volo.
- Ti senti più a tuo agio con la posizione di "più grande pop star della Norvegia"?
- No! No! Lene Marlin ride, spaurita.
- Pop star è un'espressione troppo strana! Ma bisogna cercare di farci l'abitudine. Non so se mi ci abituerò mai del tutto. Però mi sento a
mio agio con quello che faccio, e mi sento molto soddisfatta di questo album. L'ho fatto perché lo volevo io, non perché altri si
aspettavano qualcosa da me. E' stato liberatorio, racconta Lene.
- Ci fu un tale trambusto col precedenta album: il primo giorno di promozione per "Another Day" c'erano già 25 giornalisti e fotografi
allineati e pronti a scattare mentre entravo alla EMI. E allora non è così facile pubblicare un album come vorresti tu... il gioco si fa
serio. Ecco, volevo evitare tutto questo stavolta, dice Lene.
In segreto
Nel settembre 2004 Lene era a Trondheim, in contatto col produttore Tor Erik Hermansen agli studi StarGate, già collaboratore di star
internazionali come Cher e Mariah Carey.
- Conosco Tor Erik Hermansen da degli incontri di lavoro, e stavo pensando di andare a dare un'occhiata ai loro studi. Poi siccome avevano
un po' di tempo libero abbiamo iniziato a registrare qualcosa il giorno stesso. Nessuno si aspettava che potesse uscirne fuori chissacchè,
ma l'atmosfera era davvero ottima, e le canzoni sono arrivate da sole, finché non abbiamo realizzato "OK E' deciso: questo sarà un album",
ci racconta Lene.
- Tantomeno c'era l'intenzione di fare tutto di nascosto, ma era così piacevole lavorare in quelle condizioni che ci siamo accordati per
tenerlo segreto il più a lungo possibile. E ci siamo riusciti, incredibilmente, sorride.
Anche se Lene si è sentita libera, e si è divertita in studio, il risultato non è comunque un album dai toni troppo spensierati.
- Non è un tipico disco da intrattenimento, dice Lene.
- Comunque, quelli che l'hanno ascoltato dicono che è più positivo dell'ultimo, la gente pensa sia più ritmato, ma non troppo. Quando sono
molto felice non mi riesce così facile scrivere canzoni, dice Lene.
Molti dei testi dell'album riguardano separazioni o rimpianti ("Hope You're Happy", "When You Were Around", "Leave My Mind"). Suggeriamo
provocatoriamente che sembra indirizzato a un ex fidanzato, ricevendo in risposta una risata...
- He he he. No no. Non parlo mai di cosa trattano le mie canzoni. Scrivo sia di me e delle mie esperienze, che di storie altrui. Quali siano
le une e quali le altre, resta un fatto troppo privato, precisa Lene.
- Voglio che la gente possa innestare le proprie esperienze sulla canzone. Può essere una delusione venire a conoscerne l'intimo
significato. Io stessa quando ascolto della musica, non voglio sapere chi o cosa aveva in testa l'autore quando l'ha scritta. Voglio
connettere la canzone alla mia vita, spiega Lene.
- Comunque, è divertente vedere quali testi la gente pensa riguardino me e quali no. In genere le interpretazioni degli altri sono del tutto
sballate, Lene sogghigna.
Tour fiasco
Lene dice di avere molte canzoni ancora ferme dall'epoca di "Another Day", brani mai usati, e che ancora adesso le capita di ritrovare
vecchi taccuini con dei testi che si era perfino dimenticata di aver scritto.
- Non ho il blocco dello scrittore. Adoro scrivere canzoni. Sarò un'autrice molto più a lungo di quanto non sarò una cantante. Anche se c'è
comunque qualcosa di speciale nel poter proporti direttamente a un pubblico con i tuoi brani.
Prima di Natale, Lene ha tenuto i suoi primi concerti in tour con Morten Abel e Bertine Zetlitz in Norvegia. Tuttavia, le scarse vendite dei
biglietti hanno reso il tour un fiasco dal punto di vista economico per la compagnia Megafon, uscita malconcia dopo i concerti.
- Non posso prendermi la responsabilità per questo, commenta Lene.
- Quel tour è stata un'esperienza fantastica per me. Le due settimane più belle della mia vita. Mi sono unita al progetto solo perché volevo
suonare, e mi piaceva. Al momento non ho ancora dei piani concreti per una tournée, dice Lene Marlin.
Trascritto da Tef Johs
Traduzione in italiano a cura dello staff di Lene.it
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